domenica 1 settembre 2013

Il Duomo di Amalfi


Amalfi è ricca di monumenti: essa è stata una delle quattro potenti Repubbliche marinare, che nel Medioevo (839-1135) intrecciò relazioni feconde con altri Paesi, in particolare con l'Oriente.
Uno dei testimoni storici del suo glorioso passato è il complesso del Duomo, che comprende il "Chiostro Paradiso", la "Basilica del Crocifisso", la "Cripta di S.Andrea e la "Cattedrale".
Un'occasione per toccarela pace della spiritualità.

-il "Chiostro Paradiso": è l'antico cimitero dei nobili di Amalfi realizzato tra il 1266 e 1268. L'arte del luogo ci fa sentire più vicini a Dio. Ogni arte, sopratutto quella orientale.
Sul fondo, all'angolo con la galleria destra del Chiostro, c'è una cappellina con l'affresco del "CRISTO PANTOCRATOR".



- la "Basilica del Crocifisso", il cui nucleo originale risale al 596. Oggi è la sede del Museo, ma in origine era la Chiesa Cattedrale. Quando accanto ad essa nel 1100 fu costruita la nuova cattedrale, insieme formarono un'unica chiesa di stile romanico a sei navate. Successivamente, in epoca barocca, furono rivestite con marmi e stucchi e tornarono ad essere due chiese separate e distinte. Il restauro della Basilica del Crocifisso, terminato nel 1994, ha eliminato la veste barocca, riportando in evidenza parti molto considerevoli della struttura medioevale, in particolare, il magnifico matroneo, con il loggiato di monofore e bifore che filtra e diffonde una magnifica luce.

-la "Cripta", è il cuore di Amalfi perché qui si conservano "il capo e le altre ossa" di Sant'Andrea, il primo discepolo di Gesù.
L'apostolo, che aveva evangelizzato la Grecia fino a spingersi all'odierna Russia fu crocifisso a Patrasso. Da li il suo corpo fu trasportato  prima a Costantinopoli e successivamente ad Amalfi ad opera del Card. Pietro Capuano, Legato Pontificio durante la IV Crociata. Vi giunse l'otto maggio del 1208, accolto dal popolo in festa  e fu nascosto nella Cripta, fatta costruire dallo stesso cardinale.
Il capo del santo è custodito dietro l'altare ed è mostrato alla venerazione dei fedeli solo in alcune circostanze. Le altre ossa sono nascoste sotto l'altare, coperte da una pesante lastra di marmo. Sulla sommità del sepolcro è posta un'ampolla di cristallo dove, alla vigilia della festa del Santo o anche in altre occasioni, si raccoglie "la Manna"; un liquido sempre comparso sul sepolcro dell'apostolo sia a Patrasso che a Costantinopoli. Ad Amalfi si verifica da 750 anni. Per gli amalfitani è un segno che sempre suscita sentimenti di immensa spiritualità.


-la "Cattedrale"; la veste barocca risale al principio del Settecento, ma ha il torto di  nascondere la primitiva chiesa romantica. 
Al centro dell'area liturgica, ornata con statue e colonne e degli  antichi amboni, c'è il nuovo  altare per il quale è stato utilizzato il sarcofago dell'arcivescovo Pietro Capuano, morto nel 1359, ornato di belle figure in altorilievo, raffiguranti i 12 apostoli con San Basilio e San Nicola con al centro da una parte Gesù e dall'altra la Vergine. Sul lato destro del transetto c'è la "Cappella delle reliquie o della Riconciliazione": vi si conservano le reliquie di molti santi portate in Amalfi insieme con il corpo di Sant'Andrea. 





(Texto e fotos de P.H.)

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